Il diritto ambientale è un ramo del diritto che si occupa della tutela dell'ambiente e della regolamentazione delle attività umane che possono avere un impatto sull'ecosistema. La sua importanza è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni, a causa dell'aumento della consapevolezza dei problemi ambientali, come il cambiamento climatico, l'inquinamento e la perdita di biodiversità.
Il lessico del diritto ambientale è specifico e tecnico, comprendendo termini relativi alla protezione della natura, alla gestione delle risorse naturali, alla responsabilità ambientale e alla prevenzione dei danni ambientali. È importante conoscere i concetti chiave, come l'inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, la deforestazione, l'erosione, la desertificazione e la gestione dei rifiuti.
Il diritto ambientale italiano si basa su una serie di leggi, regolamenti e direttive europee. La Costituzione italiana riconosce il diritto alla salute e alla tutela dell'ambiente come diritti fondamentali. Le leggi ambientali stabiliscono standard di qualità dell'aria e dell'acqua, regolamentano l'uso del suolo e proteggono le specie animali e vegetali a rischio di estinzione.
La responsabilità ambientale è un principio fondamentale del diritto ambientale, che prevede l'obbligo di chi causa un danno ambientale di ripararlo o di compensarlo. Il principio “chi inquina paga” è alla base di molte normative ambientali.
La cooperazione internazionale è essenziale per affrontare i problemi ambientali globali, come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. L'Italia partecipa a numerosi accordi internazionali in materia di ambiente, come la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e la Convenzione sulla diversità biologica. La sensibilizzazione e l'educazione ambientale sono fondamentali per promuovere comportamenti sostenibili e proteggere il nostro pianeta.